SCHIO. Strana e preoccupante situazione quella della Smit Textile, azienda leader mondiale del settore meccanotessile (detiene il 20% della quota mercato del pianeta), con ordini in portafoglio per 18 milioni di euro ma la produzione ferma da due mesi, come gli stipendi dei 150 dipendenti, perché la banche rifiutano i finanziamenti.
Un remake di quanto accaduto nel 2010, quando scattò lo sciopero dei conti correnti da parte delle famiglie dei lavoratori e gli istituti di credito aprirono i cordi della borsa, facendo balzare la produzione da 350 a 600 telai annui (2011). Nel 2012 sono scesi a 450 e quest'anno siamo ad appena 50 ma ci sono ordini per altri 360, fermi al palo perchè l'azienda, in mano a due società estere, non ha risorse per finanziare la produzione. Così 80 dipendenti sono cassaintegrati (ma i numeri del ricorso agli ammortizzatori sociali aumentano a dismisura se si tiene conto dell'indotto, con aziende per circa 500 dipendenti totali che collaborano con la Smit) e gli altri non sanno che pesci pigliare.
«Stiamo chiedendo da tempo un incontro con la direzione - affermano Maurizio Doppio, Fim Cisl, Massimiliano Bianco, Fiom Cgil e Angelo Nigro Uilm. - Non si può più rimandare il rifinanziamento per assicurare un futuro a lavoratori e fornitori. A questo punto torneremo a protestare ma non ci limiteremo a sostare sotto la finestra di sindaco e prefetto. Andremo a Roma da chi ci governa».
In verità il sindaco Luigi Dalla Via sta già facendo da tempo la sua parte, mantenendo i contatti con l'assessore regionale Elena Donazzan, pronta a intervenire con i finanziamenti di Veneto Sviluppo se le banche si fanno parte attiva. Ma è questo il punto: perchè hanno bloccato le linee di credito? Secondo i sindacati non hanno fiducia di una proprietà con sedi nei paradisi fiscali.
«La struttura societaria è una scelta della proprietà - premette Andrea Jonoch, manager che parla per conto dell'amministratore unico Luca Gregovic. - Per sbloccare la situazione c'è la disponibilità a valutare l'ingresso di nuovi partner e persino a cedere.
Ordini OK ma gli operai a casa
Dal giornale di vicenza.it del 11.09.2013
IL CASO SMIT. La storica azienda è leader mondiale del settore, con portafoglio ricco, ma con finanziamenti bloccati.
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