La FIM di Vicenza si confronta sui cambiamenti climatici, la transizione energetica, gli effetti che ne derivano e la proposta di azione sindacale.
La cura dell’ambiente non è più una questione rinviabile; scienziati e climatologi ci dicono che il clima sta cambiando e, se non si agisce immediatamente per contenere l’aumento del riscaldamento globale entro 1.5 gradi, entro 10 anni si raggiungerà il cosiddetto “punto di non ritorno”.
Una parte della politica e branche della scienza, al contrario, gridano al “complottismo” al solo scopo di agevolare le lobby che cavalcano il tema della green Economy a proprio tornaconto.
La FIM invita il prof. Silvio Gualdi (direttore della Divisione Simulazioni e previsioni climatiche del Centro Euro Mediterraneo Cambiamenti Climatici) ad incontrare quadri e delegati sindacali il prossimo 12 febbraio ed avviare assieme un processo di conoscenza ed elevazione culturale che tenga al centro le evidenze scientifiche, per una realistica analisi dei cambiamenti climatici in atto.
A fianco del prof. Gualdi sarà ospite il prof. Marco Frey, docente di Economia, gestione delle imprese presso la Scuola Superiore S.Anna di Pisa e presidente di Global Compact Italia. Con lui la FIM vicentina ragionerà sul tema della Green Economy e management ambientale, di gestione efficiente delle risorse e di sostenibilità d’mpresa, che fanno anche parte dei 17 obiettivi ONU nell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
L'evento sarà arricchito dalla presenza di Marco Bentivogli, segretario generale della FIM Cisl, che illustrerà l’idea che ha la FIM per rispondere al tema del cambiamento climatico attraverso una azione sindacale efficace. Il sindacato può giocare una partita importante sul terreno delle relazioni industriali, tenendo insieme lavoro, produzione, tecnologia, ambiente e tutela della salute.
La FIM in questi anni, attraverso la contrattazione, ha promosso interventi per mettere al centro gli investimenti sulla sostenibilità, per un rilancio industriale nella convinzione che, senza lavoro, le imprese ed i lavoratori non hanno futuro.
Anche nell’organizzazione del lavoro ci sono spazi di azione. In molti accordi sindacali già sottoscritti, un peso significativo è stato assunto dal capitolo della conciliazione tempi-vita lavoro, per esempio, attraverso l'uso dello smart-working, che permette di limitare gli spostamenti con conseguente riduzione di traffico veicolare ed inquinamento.
Per la FIM diventa fondamentale porsi degli obiettivi ambientali strutturali a medio termine ed imboccare la strada del futuro accompagnando i processi senza lasciare indietro nessuno, sdoganando quei “No” che, in alcuni casi, hanno fatto chiudere le imprese, lasciato a casa i lavoratori ed, indirettamente, inquinato l’ambiente circostante, abbandonando le aree industriali danneggiate.
Per la FIM inoltre, diventa strategico puntare su uno sviluppo dell’economia circolare. Riciclo e riutilizzo devono entrare nel nuovo paradigma dell’impresa 4.0, così come investire sulla mobilità sostenibile pubblica e privata, realizzando le infrastrutture necessarie a renderla fruibile ed accessibile a tutti.
Puntare sullo sviluppo delle energie rinnovabili per abbandonare il combustibile fossile entro il 2025. Ridurre lo sfruttamento del suolo, riqualificare e rendere sostenibili fabbriche, abitazioni e città.
Queste sono alcune proposte da coltivare per centrare l’obiettivo della sostenibilità ambientale; proposte che possono creare lavoro e occupazione di qualità. Indirettamente potranno diventare una risposta concreta e percorribile, in antitesi alla logica perversa e perdente dei dazi. Solo spostando la competitività delle imprese sul terreno della sostenibilità (con il sostegno di misure fiscali a favore di chi investe in favore della sostenibilità ambientale), sarà possibile vincere la sfida della compatibilità fra lavoro e territorio ed affermare che lo sviluppo industriale e la tutela dell’ambiente sono compatibili.
Gli invitati e gli ospiti ne discuteranno con i quadri ed i delegati della FIM di Vicenza in occasione dell'evento che si terrà il
12 FEBBRAIO 2020
ORE 9.00
presso FABER BOX – centro servizi campus
Viale Tito Livio 23 – Schio VI
--->>necessaria la prenotazione su piattaforma web<<---